Pensieri
Sulla soglia1
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Vi è in Internet un interessante articolo di Andrea Altobrando, Definire la soglia, che ci fa riflettere:
“Sulla soglia non si può concretamente stare. Abbiamo infatti detto che una soglia è tale solo finché la si percorre, attraversa. Se fermassimo il nostro cammino, annulleremmo la soglia stessa. La soglia di casa è lì per essere attraversata. In quanto delinea e differenzia i territori, essa è ciò che permette di trovarsi in un mondo in cui orientarsi. Volendo essere più precisi, dobbiamo dire che la soglia di casa è solo “rintracciabile” nella porta. La soglia di casa è già avvenuta prima, allorché la casa è stata costituita. Tuttavia non dobbiamo pensare che essa sia avvenuta una volta per tutte. Piuttosto essa riaccade ogni volta in cui la casa viene riconosciuta e il suo margine rispettato. Ogni volta la casa si riapre, viene cioè ripetuta nella figura della soglia che l’ha permessa. Essa è la soglia della mia casa in quanto mi rende per questa casa colui che può ospitare entro di essa ed andare nel mondo altrui. Questo è a sua volta mondo per me a partire dalla stessa soglia, in quanto tale mondo trapassa inevitabilmente nel mio spazio. Lo spazio, come infatti già accennato, non ha nella soglia un confine. [...] Un’essenziale proprietà della soglia: il movimento che essa implica è anzitutto un cambiamento. Il cambiamento non è però tra due spazi o ambiti, bensì è quello interno a chi attraversa la soglia e modifica così anzitutto se stesso. [...] Eccoci giunti al cuore della questione: la soglia avviene in una variazione. La variazione implica un prima e un dopo, un al di qua e un al di là; ma questi ultimi non sono “oltre” quella variazione, essi si configurano invece a partire proprio dalla variazione, che corrisponde alla soglia stessa. [...] Da quanto emerso in questa nostra breve analisi, la soglia chiama in causa il soggetto, lo esige per poter essere; in tal modo dà vita al soggetto stesso, lo porta alla vita come soggetto di quella soglia, nella figura di quella soglia. Il soggetto si scopre così destinato al suo spazio dalla soglia cui ha dato luogo nel mentre che lui stesso veniva determinato dall’attraversamento della medesima. La soglia è sempre soglia di qualcosa per qualcuno. Solo chi risponde alla soglia di casa, solo chi ne attua il senso riconoscendone lo spazio è in grado di esserne l’ospite o il padrone2.
1Cit. in L. Ceccon, Il mistico, un “luogo” comune. Riflessioni sui fondamenti antropologici dell’esperienza mistica secondo Edith Stein. 2010, inedito.
2A. Altobrando, Definire la soglia, www.trickster.lettere.unipd.it.
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